Cosa sono le scarpe Barefoot? Sono felice che tu l’abbia chiesto!
In questa pagina trovi le risposte in breve alle domande più frequenti di chi si avvicina per la prima volta al mondo della salute naturale dei piedi per consentirti di farti un idea generale in breve tempo.
Per le spiegazioni più approfondite ti invito a cliccare sui link ai specifici articoli del blog.
Indice
Cosa sono le scarpe barefoot?
Barefoot è la parola inglese che significa scalzo e le scarpe barefoot sono scarpe che, pur fornendo protezione, permettono ai nostri piedi di muoversi/funzionare come se fossero scalzi appunto, per questo sono anche dette minimali.
I nostri piedi sono un capolavoro di ingegneria della natura, ma la maggior parte delle scarpe che riteniamo normali nel mondo occidentale non tiene conto di come i piedi sono stati progettati per funzionare da madre natura. Visto che ormai fin da giovani passiamo la maggior parte del nostro tempo indossando scarpe restrittive, che tengono conto dell’ultima moda ma non dell’anatomia e della fisiologia, i nostri piedi vengono modificati ed il bisogno di scarpe rigide e supporti ortopedici (per non parlare di chirurgie per alluce valgo) è diventato una piaga moderna che colpisce largamente il mondo industrializzato. Tuttavia numerose ricerche e studi scientifici recenti ci insegnano che i piedi non sono difettosi geneticamente, piuttosto lo stile di vita e le abitudini moderne sono le vere cause della mancata funzionalità e salute dei nostri piedi.
Come riconoscere se un scarpa è effettivamente barefoot?
Per permettere ai piedi di muoversi come natura intende, una scarpe deve avere le seguenti caratteristiche:
1. La parte anteriore (quella che gli anglosassoni chiamano “toe box”, cioè letteralmente scatola delle dita) deve permettere all’alluce di stare dritto (non valgo come accade nelle scarpe convenzionali) perciò deve essere asimmetrica e più larga della pianta per permettere anche alle altre dita di stare allineate nella loro posizione naturale e non ricurve su se stesse.
2. La suola deve essere completamente piatta, il che implica:
- assenza di tacco
- Assenza del cosiddetto “toe spring” (che letteralmente significa “molla delle dita”), elemento che si ritrova in molte scarpe atletiche o nelle scarpe con la suola in legno, con cui le dita sono mantenute sollevate da terra;
- Assenza di supporto per l’arco plantare.
3. La suola deve anche essere completamente flessibile e sottile (2-6mm). Lo spessore, a mio avviso, è l’unica caratteristica su cui potete chiudere un occhio se siete nella fase di transizione.
4. Devono essere leggere, per non alterare l’andatura.
5. Infine devono essere ben fisse ai nostri piedi, in modo che le dita dei piedi non devono tentare di fare presa sulla suola per non perdere la scarpa.
Ti stai chiedendo in che modo caratteristiche quali tacco, suola rigida, supporto per l’arco plantare e toe spring danneggino i nostri piedi nel lungo periodo? Puoi trovare la spiegazione in questo articolo: Coming soon.
Quali sono i benefici delle scarpe barefoot?
Li possiamo dividere in due grandi categorie:
- Benefici sui piedi: le scarpe barefoot permettono la prevenzione e, associate ad altri esercizi e fisioterapia, anche la regressione di patologie quali: alluce valgo, capsulite del secondo metatarso, neuromi della pianta e fascite plantare. Queste sono patologie comuni nelle società industrializzate ma praticamente assenti nelle società che non indossano le scarpe (come ad esempio accade in Asia, Africa, India e Polinesia).
- Benefici sul resto del corpo: la funzione dei piedi ha un enorme impatto sui nostri corpi. C’è una catena cinetica che va dai nostri alluci, attraverso l’arco plantare, le gambe e le anche fino a connettersi con la spina dorsale. Questa catena cinetica regola ed influenza ogni nostro movimento. Se i tuoi piedi non possono muoversi bene abbastanza per attivare il resto della catena, potrai avere una serie di problemi ad altre aree del corpo , come dolore alle ginocchia, dolore alla schiena, etc.. che probabilmente non hai mai pensato essere collegate ai tuoi piedi.
I piedi sono una parte seriamente sottovalutata del nostro corpo, e spostare l’attenzione su di essi ritornerà indietro con molti benefici durante la vita. Un piccolo cambiamento, quale la scelta di scarpe salutari, è un regalo a te stesso/a che continuerà a ripagarti per molto tempo con conseguenze positive sul tuo corpo.
Le scarpe barefoot sono adatte a tutti? E a tutte le occasioni?
Sono finiti i tempi in cui sul mercato erano disponibili solo un paio di modelli tra cui scegliere! Ora sono numerose le aziende che si dedicano alla produzione di scarpe barefoot e sono disponibili modelli per tutte le età, generi, attività e occasioni: dalla corsa al trekking, alle feste di matrimonio o al lavoro d’ufficio. Puoi trovare tutte le aziende -o quasi, cioè tutte quelle che io conosco 😉 – nella sezione “liste”.
La maggior parte delle persone nate con piedi normali e senza patologie in corso può solo trarre benefici dall’indossare scarpe minimali (in occasioni dove non è pericoloso indossare scarpe poco protettive ovviamente). È naturale: i nostri piedi ci hanno portato in giro e sostenuto per migliaia di anni senza supporti aggiuntivi!
Al giorno d’oggi invece praticamente tutte le scarpe, anche quelle atletiche progettate per performance ottimali nello sport, tendono a restringere il movimento di piedi perfettamente sani e fornire qualche tipo di supporto all’arco plantare. È arrivato il momento di mettere da parte la nozione che tutti i piedi hanno bisogno di supporto: il supporto quando non è necessario porta ad un indebolimento dei muscoli dei piedi dato che il loro lavoro viene svolto dalla scarpa. Per questo dopo aver indossato per anni scarpe convenzionali, la transizione alle scarpe barefoot è una fase piuttosto delicata che necessita di particolare attenzione e ti consiglio di leggere anche il prossimo paragrafo: Come effettuare la transizione dalle scarpe convenzionali alle scarpe barefoot?
Riguardo alle persone con problematiche ai piedi, non esiste una risposta unica bensì è necessario valutare caso per caso con l’aiuto di un professionista.
In linea generale se siete nati con piedi perfettamente sani ma a un certo punto della vostra vita qualche tipo di dolore ai piedi vi ha portato dal podologo che vi ha prescritto qualche tipo di supporto ortopedico, sono piuttosto alte le probabilità che non abbiate necessariamente bisogno di quel supporto e che possiate guarire modificando le vostre abitudini, facendo esercizi mirati e utilizzando scarpe barefoot.
Purtroppo molto spesso i supporti ortopedici sono usati come farmaci sintomatici: sono una soluzione facile, veloce e redditizia per chi lo prescrive, ma non fanno nulla per mettere fine alle vere cause del tuo dolore. Troppo spesso (parlo in parte per esperienza personale e di altri conoscenti e in parte secondo le informazioni acquisite ascoltando podcasts e leggendo articoli su questo argomento) tale dolore viene attribuito esclusivamente alla genetica, quando invece la causa principale è l’utilizzo prolungato di scarpe che hanno alterato quei piedi o altre abitudini acquisite. (La genetica può essere concomitante, ma sicuramente non quella principale visto che siete nati con piedi perfetti!)
È tempo di mettere da parte anche la nozione che tutti i piedi con dolori hanno bisogno di supporti ortopedici. Reimparare con cautela e con le giuste conoscenze ad utilizzare i tuoi piedi nel modo in cui natura intende spesso elimina la necessità di supporto. Molte persone infatti dopo aver rinforzato i propri piedi non hanno più avuto bisogno dei supporti ortopedici.
Non è una soluzione veloce, ci vuole impegno e costanza per mesi o anche anni, ma il risultato è duraturo e previene anche ulteriori peggioramenti o patologie. Ci sono cose che tutti possiamo fare per aver piedi più forti e più salutari, quindi troviamo il modo di riacquistare quella funzione, piuttosto che ignorare i nostri problemi.
Come effettuare la transizione dalle scarpe convenzionali alle scarpe barefoot?
La risposta in breve è : gradualmente!
Non pensare di acquistare il tuo primo paio di scarpe barefoot e il giorno dopo andare a fare un trekking di parecchie ore e non sentire male ai piedi!
Cambiare scarpe cambia un sacco di cose nel tuo corpo, per questo è davvero una buona idea fare questo cambiamento in modo graduale ed accoppiarlo con esercizi ristorativi.
Per esempio sarà molto probabile che il tuo tendine di Achille sia accorciato durante gli anni passati con i piedi dentro a scarpe con un tacco (anche solo di 1,5 cm) e camminando in scarpe barefoot riceva un bello stretching che può risultare in indolenzimento più o meno doloroso a seconda di quanto è durato lo stretching. Oppure portando scarpe convenzionali probabilmente ti sarai abituata ad atterrare sulla parte posteriore ossuta del tallone invece che sulla parte del tallone un po’ più sotto, protetta da un po’ di “ciccia” per cui potresti finire con un bel dolore al tallone se prima di portare scarpe minimali per lunghe camminate non hai lavorato sul cambiare gli schemi di movimento della tua andatura. Ancora è molto probabile che dopo tutti gli anni passati in scarpe con suole rigide e ammortizzate all’interno, i tessuti adiposi e connettivi sotto alla pianta del piede (gli ammortizzatori naturali) siano poco sviluppati e sottili e troppo sensibili alle irregolarità del terreno.
Inizia con stare scalzo/a tutte le volte che puoi, con gli esercizi e magari acquistando un paio di scarpe che spuntano tutte le caselle per essere minimali ma hanno la suola un po’ più spessa e un po’ meno flessibile. Potrai passare a una scarpa barefoot con una suola più sottile quando i tuoi piedi saranno pronti.
I cambiamenti significativi richiedono tempo e fare la transizione a scarpe barefoot è solo il primo passo di un lungo percorso. Sii paziente, vai piano e ama i tuoi piedi. Ti posso dire per esperienza personale che ne vale tutto l’impegno.
Ti interessa sapere di più sulla transizione: Coming soon Top 5 esercizi per i piedi.
Dove posso compare scarpe barefoot?
La risposta breve è: on-line. Le persone che scelgono di convertirsi alle scarpe barefoot sono in costante crescita, ma sono ancora una nicchia piuttosto piccola della popolazione industrializzata, per cui credo che ancora per diversi anni il metodo più comune di acquisto sarà on-line sui siti delle aziende produttrici o sui siti rivenditori in Italia e in Europa (pensando a chi abita in Italia).
Troverete i link ai siti delle varie aziende produttrici negli articoli delle categorie “Recensioni” e “Liste” (Coming soon).
Per quanto riguarda i siti rivenditori in Italia eccoli qui:
https://www.scarpebarefoot.com/
(Se sei un’ azienda o un rivenditore barefoot e partecipi a fiere o altri eventi in Italia dove è possibile provare le scarpe, puoi avvisarmi tramite l’apposita sezione nei contatti e volentieri divulgo l’informazione anche sui miei social.)
Come scelgo la scarpa barefoot più adatta a me?
La risposta in breve è che hai bisogno di 3 categorie di informazioni:
1. Dimensioni dei tuoi piedi;
2. Forma dei tuoi piedi;
3. Lista delle aziende che producono scarpe adatte alla tua forma dei tuoi piedi.
Più informazioni in questo articolo: Coming soon Cosa devi sapere sui tuoi piedi per poter comprare la giusta scarpa barefoot.
Vorrei convertirmi alle scarpe barefoot ma temo di sentirmi in imbarazzo durante le occasioni sociali. Consigli?
Alcune scarpe barefoot hanno un aspetto bizzarro e privo di sex appeal (mi riferisco ad alcuni modelli di Vibram fivefingers per esempio) e fino a pochi anni fa esistevano solo scarpe barefoot per attività sportive all’aperto, che se indossate in ufficio o ad un matrimonio potevano effettivamente essere fonte di imbarazzo. Ma il mondo barefoot sta cambiando rapidamente ed esistono già molti modelli per tutte le occasioni, anche le più eleganti. Quindi non ti preoccupare: non è più necessario fare grossi compromessi sulla conformità sociale e il sex appeal per avere piedi felici!
Ora che ci sono così tante opzioni di scarpe barefoot tra cui scegliere, non c’è più ragione di temere di sentirvi in imbarazzo! Anzi vi suggerisco di sentirvi orgogliosi per aver aperto la vostra mente e aver facilitato così anche ai vostri amici, colleghi o parenti di aprire la loro mente per arrivare a godersi una migliore qualità di vita data da piedi sani e forti.
Personalmente fino a pochi anni fa non mi sarebbe mai passato neanche per l’anticamera del cervello di compare un paio di scarpe con la pianta larga e la punta asimmetrica: semplicemente il mio occhio non era abituato a vederle e per questo non corrispondevano al mio gusto. Ma il gusto, si sa, è qualcosa su cui l’abitudine ha una grossa influenza ed infatti ora tutte le volte che vedo scarpe diverse da quelle barefoot mi sembrano così strane e antiquate e provo una certa commiserazione per chi le indossa!
Dopo aver fatto esperienza della liberta di movimento dei miei piedi per un paio di giorni, non ho mai più guardato indietro! Non avere dolore ai piedi, preservare le mie ginocchia e la mia schiena, e migliorare le performance nella danza per me sono così tanto più importanti del conformismo sociale che piuttosto che tornare alle scarpe convenzionali indosserei persino uno dei modelli più bizzarri di vibram fivefingers anche se fossero Raul Bova o il principe di Inghilterra ad invitarmi a qualche evento. ;-D
E non sono solo io. Molte persone dopo aver indossato solo scarpe barefoot per qualche tempo, quando provano a rimettersi un paio delle vecchie scarpe si accorgono di quanto male facciano (prima non ce ne accorgiamo perché ci siamo abituati gradualmente da quando siamo bambini)e si stupiscono di come abbiano fatto a passare tutti quegli anni coi piedi dentro a scarpe così scomode.
Come è nato il “barefoot movement”?
A quanto ne so io, il cosiddetto “barefoot movement” che in Italiano potremmo anche chiamare “ la rivoluzione delle scarpe minimali” (*) è stato iniziato dal podologo americano William A. Rossi.
(*) – Mi piace usare il termine “rivoluzione” in quanto si tratta un approccio abbastanza rivoluzionario rispetto a quello convenzionale della podologia nei paesi industrializzati. Infatti viene messa in discussione l’idea che i nostri piedi siano geneticamente fallati ed incapaci di funzionare correttamente senza sostegno, che è purtroppo l’idea sottostante della corrente maggioritaria della podologia e delle calzature nelle società industrializzate.-
William A. Rossi (1910-2003) è stato circondato dal mondo delle scarpe fin da bambino dato che suo padre era un calzolaio che realizzava scarpe su misura. Dopo essersi laureato in podologia e aver lavorato come podologo per 6 anni, lasciò tale professione per dedicarsi alla scrittura da libero professionista e ai viaggi. Scrisse storie di fantascienza e gialli, e di altri argomenti legati alla medicina e all’industria. Fu grazie ai viaggi in paesi non industrializzati che ebbe la conferma che le scarpe fossero causa di molte patologie. Così iniziò a dedicare la sua scrittura all’industria delle scarpe, fu presto riconosciuto per questo e divenne consulente per molte aziende di calzature.
Scrisse vari articoli per riviste di podologia, tra cui due intitolati rispettivamente“ Perché le scarpe rendono impossibile un’andatura normale” e “La moda e la deformazione dei piedi”. (Potete scaricarli qui in lingua originale: https://www.correcttoes.com/foot-help/wp-content/uploads/2015/12/rossiWhyShoesMakeNormalGaitImpossible.pdf , https://www.correcttoes.com/foot-help/wp-content/uploads/2015/12/Rossi-FashionandFootDeformation.pdf .)
Furono proprio i suoi articoli a cambiare la visione e ad influenzare il lavoro di altri podologi che portano avanti tutt’oggi “la rivoluzione delle scarpe minimali”.
Dr. Ray McClanahan in questo video intitolato “Il mito dell’ereditarietà dell’alluce valgo” spiega come il dott. W.A. Rossi in “La moda e la deformazione dei piedi” esamina il fenomeno per cui diverse culture fanno cose per bellezza come per esempio indossare divaricatori per le orecchie o anelli per allungare il collo. Il motivo per cui le persone lo fanno non ha nulla a che fare con la salute, bensì ha a che fare con il bisogno psicologico di essere accettati e far parte di quella cultura. Lo stesso fenomeno si può osservare nei paesi industrializzati, dove indossiamo scarpe che non hanno la forma dei nostri piedi per lo stesso identico motivo.
Chi sono le figure professionali leader del “barefoot movement”?
Primo fra tutti menziono il dott. Ray McClanahan in quanto è stato grazie a lui che mi sono convertita alle scarpe barefoot (La mia storia). Ray McClanahan da giovane atleta si avvicinò alla podologia per via di vari gli infortuni che compromisero i suoi risultati come atleta. Dopo aver letto gli articoli di William Rossi la sua carriere prese la direzione che lo portò a diventare uno dei podologi leader di questo approccio alternativo alle patologie dei piedi. Ray McClanahan è l’inventore di Correct toes (il migliore spaziatore per le dita dei piedi sul mercato secondo me) e potete accedere ai contenuti da lui divulgati in lingua inglese sul suo sito (https://www.correcttoes.com/foot-help/), nei numerosi podcasts di cui è stato ospite (per esempio: https://silveredgefitness.com/episode57/) e su You-tube (https://www.youtube.com/watch?v=aT7fLqJiOng).
Gait Happens e Healthy Feet Alliance sono altri professionisti che hanno fatto del barefoot movement il loro cavallo di battaglia.
Altre ottime risorse sul web sono Katy bowman, Petra Fisher movement e Anya’s reviews.
Dove posso trovare altre informazioni in Italiano ?
Se non trovi quello che stai cercando nel mio sito, puoi dare un occhiata anche a:
Scarpe barefoot: https://www.scarpebarefoot.com/
Scalze sull’erba: https://www.scalzesullerba.com/
Barefoot running Italia: https://www.barefootrunning.it/